+Aggiornamento dinamico: nsupdate
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+Dalla versione 8 di Bind e' dsponibile l'utility ``nsupdate`` (disponibile nel pacchetto ``dnsutils``) per aggiornare automaticamente i record di una zona secondo il paradigma client / server ( RFC2136 ) . Posto che abbiate a disposizione un server DNS Bind on-line su un indirizzo IP fisso e un zona da gestire (che potrebbe essere anche solo la delega di un dominio di terzo livello come *casa.miodominio.net*) sara' possibile aggiornare automaticamente i record che tirano a degli indirizzi IP *pubblici ma dnamici*, come quelli spesso messi a disposizione dei provider per le connessioni ad internet residenziali, in modo da poter rendere sempre raggiungibile la vostra workstation a casa anche dopo un aggiornamento dell'ip dinamico associato alla connessione.
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+L'auenticazione del client nsupdate che avra' la possibilita' di aggiornare il server DNS master avviene tramite *Transaction signatures* (TSIG, RFC2845) usando un algoritmo di criptazione dati asimmetrico *HMAC-MD5* : generata una coppia di chiavi sul client / nsupdate con l'utility si dovra' trasferire la chiave pubblica sul server *master*, che verra' configurato per onorare gli aggiornamenti (eliminazione e inserimento di record RR) autenticati dalla chiave privata.
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+Configurazione client (nsupdate)
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+Sul client, sul quale non deve essere necessariamente installato un server DNS Bind ma la sola utility ``nsupdate``, generiamo la coppia di chiavi con l'utility ``dnssec-keygen`` installabile tramite il pacchetto ``bind9utils``::
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+ dnssec-keygen -a HMAC-MD5 -b 512 -n USER home.piffa.net.
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+Otterremo le due chiavi ``Khome.piffa.net.+157+04331.key Khome.piffa.net.+157+04331.private``, la chiave pubblica dovra' essere resa noto al server master che ricevera' l'update dei records.
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+Configurazione server: riconoscimento chiave
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+Per rendere nota al server la chiave pubblica generata sul client si aggiunga quindi al file ``/etc/bind/named.conf`` sul server::
+ key home.piffa.net. {
+ algorithm HMAC-MD5;
+ secret "txfAkNTScANEu2V73mCeiDpXNc3pmf+7ONOoKnTKQKIZMzierSmeHjK5 Z8ntnByt/PJwv26jCIsVh8n+xzVsRw==";
+ };
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+.. note::
+ La parte ``secret``, che potete leggere direttamente nel file \*.key della chiave genearta, e' scritto *tutto sulla stessa riga* senza ritorni a capo.
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+Server: gestione dell'intera zona
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+Sul server modifichiamo il file di configurazione ``named.conf.local`` della zona della quale vogliamo concedere l'aggiornamento al client::
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+ zone "piffa.net" {
+ type master;
+ file "/etc/bind/pz/piffa.net" ;
+ allow-update {
+ key home.piffa.net;
+ };
+ };
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+Sara' necessario assicurarsi che il demone di Bind sia in grado di modificare il file ``/etc/bind/pz/piffa.net``: dato che questo file ora sara' gestito da lui si proceda a cedergli la propieta' del file::
+ chown bind /etc/bind/pz/piffa.net
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+Altro problema che si potrebbe porre: gli orologi di sistema dei due host devono essere sincronizzati per poter valutare l'opportunita' di un aggiornamento: si consigla di installare su entrambi l'utility ``ntpdate`` e di eseguirla facendo riferimento ai time server di Debian::
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+ apt-get install ntpdate
+ ntpdate-debian
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+Ora possiamo provare dal client a effettuare l'iserimento di un record per testarne il funzionamento::
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+ # nsupdate -k Khome.piffa.net.+157+04331.private -v
+ > server ns1.piffa.net
+ > update add home.piffa.net. 86400 A 192.168.0.2
+ > show
+ Outgoing update query:
+ ;; ->>HEADER<<- opcode: UPDATE, status: NOERROR, id: 0
+ ;; flags: ; ZONE: 0, PREREQ: 0, UPDATE: 0, ADDITIONAL: 0
+ ;; UPDATE SECTION:
+ home.piffa.net. 86400 IN A 192.168.0.1
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+ > send
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+Per comprendere meglio l'uso dell'utility ``nsupdate`` si consiglia la lettura della relativa pagina man. Nella prima riga viene invocato il comando ``nsupdate`` impostando col *flag* ``-k`` la chiave *privata* generata precedentemente, con ``server`` si imposta quale server NS autoritario della zona (che abbiamo precedentemente configurato per ricevere gli aggiornamenti) vogliamo contattare. Alla riga sucessiva ``update`` viene aggiunto un record ``A`` per la il dominio ``home.piffa.net`` indirizzato all'IP ``192.168.0.2``, poi ``show`` mostra quanto ci si prepara a comunicare al server con il finale ``send`` .
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+Si noti che in questo modo *l'intera* zona piffa.net e suscettibile di essere modificata dal client, che potra' eliminare e inserire qualunque record. E' possibile gestire in modo piu' granulare la zona, ad esempio concedendo al client i privilegi per gestire solo una parte della zona o i tipo di record da gestire.
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