:Author: Andrea Manni
:Copyright: GFDL
- :Version: 0.8
+ :Version: 0.9
-Questa guida e' dedicata agli studenti delle lezioni di informatica tenute da Andrea nel lab208. Nella parte iniziale sono presenti alcuni richiami alle impostazioni di rete e di installazione del laboratorio 208 (lab208) dove generalmente si tengono le lezioni. Questi parametri non sono interessanti per chiunque si trovasse al di fuori della rete piffa.net .
+Questa guida tratta la configurazione di base dei principali servizi di rete utilizzati con sistemi operativi *Unix* e derivati come *GNU/Linux* per gli studenti dei corsi per amministratori di rete in ambiente *GNU/Linux*. In particolare questa guida e' stata scritta usando come riferimento la distribuzione *Debian GNU/Linux*. Gli esempi presentati dovrebbero quindi essere direttamente utilizzabili anche su distribuzioni derivate da Debian come Ubuntu, per sistemi operativi diversi si presti attenzione ai percorsi dei file citati.
.. sectnum::
.. contents:: Indice degli argomenti
+.. |date| date::
-Generato con: http://docutils.sourceforge.net/rst.html
+Generato il |date| con: http://docutils.sourceforge.net/rst.html
Configurazione sistema
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Impostazioni di base per la configurazione del sistema operativo e della rete nel laboratorio 208 facente parte della rete piffa.net .
-Sono qui riportati i parametri della rete locale per comodita' degli studenti, gli altri lettori possono considerarli come riferimento per comprendere i valori espressi nei vari file di configurazione. Ad esempio: quando leggerete ``10.10.208.254:3128`` saprete che si tratta del nostro *proxy http*, stara' quindi a voi sostituire i dati con gli equivalenti *IP* della vostra rete.
+Sono qui riportati i parametri della rete locale per comodita' degli studenti, gli altri lettori possono considerarli come riferimento per comprendere i valori espressi nei vari file di configurazione. Ad esempio: quando leggerete ``10.10.208.248:3128`` saprete che si tratta del nostro *proxy http* in ascolto sulla porta `3128`, stara' quindi a voi sostituire i dati con gli equivalenti *IP* della vostra rete.
Rete
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rete 10.10.208.0/24
netmask 255.255.255.0
broadcast 10.10.208.255
-gateway 10.10.208.254
-DNS 10.10.208.254
+gateway 10.10.208.248
+DNS 10.10.208.248
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Dal server locale degli studeti, **Bender**, corrispondente all'IP ``10.10.208.248``, vengono erogati i servizi DHCP, DNS, gateway (con NAT), proxy http e mirror della distribuzione Debian ( http://debian.piffa.net). Altri servizi in esecuzione sul server:
kde-core kdm kde-i18n-it xorg vim less xtightvncviewer
-.. [#] ``kde-core`` e' piu' leggero del pacchetto ``kde``. Esiste un equivalente ``gnome-core`` per chi preferisce Gnome, nel caso si potrebbe installare il log-in manager ``gdm`` al posto di ``kdm``.
+.. [#] ``kde-core`` e' piu' leggero del pacchetto ``kde``. Esiste un equivalente ``gnome-core`` per chi preferisce Gnome, nel caso si potrebbe installare il log-in manager `gdm` al posto di `kdm`.
Apt configurazione
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Si tenga conto che se si imposta un proxy per apt sul proprio portatile e tornati a casa propria si vuole scaricare nuovi pacchetti si dovra' disabilitare il proxy commentando la riga con ";" (''punto-e-virgola'')::
-E' consigliabile impostare il proxy per apt anche in presenza di un proxy-http *trasparente*
+E' consigliabile impostare il proxy per apt anche in presenza di un proxy-http *trasparente*.
Squid
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-Squid e' un proxy cache http (ma anche FTP e https) robusto e strutturato, puo' essere usato sia in reti relativamente semplici che in scenari piu' complessi grazie alla possibilita' di gestirne in modo granulare le risorse. Si partira' dalle configurazioni piu' semplici per la semplice *condivisione della navigazione* internet, per poi poter configurare la gestione degli accessi, il filtraggio dei contenuti (Squid e' una applicazione che si muove nel 4' livello del modello TCP/IP a differenza di un *ipfilter* limitato al 2'), nel bilanciamento del carico tra piu' server proxy.
+Squid e' un proxy cache http (ma anche FTP e https) robusto e strutturato, puo' essere usato sia in reti relativamente semplici che in scenari piu' complessi grazie alla possibilita' di gestirne in modo granulare le risorse. Si partira' dalle configurazioni piu' semplici per la semplice *condivisione della navigazione* internet, per poi poter negoziare la gestione degli accessi, il filtraggio dei contenuti (Squid e' una applicazione che si muove nel 4' livello del modello TCP/IP a differenza di un *ipfilter* limitato al 2'), nel bilanciamento del carico tra piu' server proxy.
Inoltre Squid svolge la funzione di *anonymizer*:
- nasconde i client http alla rete internet: e' solo il server proxy a risultare nei log dei server web frequentati dagli utenti di Squid. Glu utenti non sono percepiti ed esposti all'esterno.
+ Nasconde i client http alla rete internet: e' solo il server proxy ad accedere ai server web frequentati dai client: questi non sono percepiti ed esposti all'esterno della rete locale ma si relazionano solo con il server proxy. Dal punto di vista della sicurezza della rete locale questo e' preferibile ad un approccio alla navigazione basato su *NAT*.
-Cosa a volte sottovalutata, Squid permette la navigazione web a una rete basata su *indirizzi IP privati* (es una 192.168.0.0/24). E se la rete privata deve *solo navigare* in internet, non serve dover introdurre nella rete un *NAT* (si veda la sezione sui firewall) per condividere la connessione, basta il solo Squid. Per altro non servira' neanche un servizio DNS utilizzabile dai clients dato che *sara' il solo Squid a risolvere i nomi di dominio* per i suoi client http.
+Cosa a volte sottovalutata, Squid permette la navigazione web a una rete basata su *indirizzi IP privati* (es una 192.168.0.0/24). E se la rete privata deve *solo navigare* in internet, non serve introdurre nella rete un *NAT* (si veda la sezione sui firewall) per condividere la connessione: basta il solo Squid. Per altro non servira' neanche un servizio DNS accessibile dai clients dato che *sara' il solo Squid a risolvere i nomi di dominio* per i suoi client http.
Squid ascolta di default sulla porta 3128, per impostare *apt* per utilizzarlo si aggiunga ad ``/etc/apt/apt.conf`` ::
La dimensione ovviamente dipendera' dallo spazio disponibile, dimensioni tipiche e massime degli oggetti che si vuole tenere in cache (un solo file *.iso e' circa ``700 MB``, il pacchetto *Openoffice.org* circa ``150 MB``, un pacchetto debian circa ``20 MB``), numero dei client.
-Si presti poi attenzione alla natura dei dati che saranno salvati nella cache: sono tutti dati facilmente sostituibili (gli originali sono *on-line*) la cui perdita non arreca danni permanenti. Questo rende la cache di Squid un possibile candidato ad un *RAID stirpe* (livello 0), con vantaggi sia per le prestazioni (e la velocita' di navigazione e' uno dei motivi per cui si installa Squid) che per l'utilizzo estensivo dello spazio di storaggio. Questo fino al momento in cui per voi non sia piu' importante *garantire la disponibilita' del servizio* (se il RAID stripe dovesse rompersi gli utenti non potrebbero piu' navigare, cosa che per natura dello stripe e' maggiormente probabile rispetto ad un *mirror* o a un filesytem *normale*) con un RAID mirror o 5.
+Si presti poi attenzione alla natura dei dati che saranno salvati nella cache: sono tutti dati facilmente sostituibili (gli originali sono *on-line*) la cui perdita non arreca danni permanenti. Questo rende la cache di Squid un possibile candidato ad un *RAID stirpe* (livello 0) a ad un file system che prediliga le performance a scapito della consistenza, con vantaggi sia per le prestazioni (e la velocita' di navigazione e' uno dei motivi per cui si installa Squid) che per l'utilizzo estensivo dello spazio di storaggio.
+
+Questo fino al momento in cui per voi non sia piu' importante *garantire la disponibilita' del servizio*, ad esempio con un RAID *mirror* o 5 (se il RAID stripe dovesse rompersi gli utenti non potrebbero piu' navigare, cosa che per natura dello stripe e' maggiormente probabile rispetto ad un *mirror* o a un filesytem *normale*).
Altra considerazione: i dati del proxy vengono slavati sul filesytem del server dietro richiesta di utenti esterni talvolta sconosciuti. Come per i servizi di file sharing o per la posta elettronica non c'e' motivo che il filesystem su cui sono ospitati questi dati abbia i privilegi di eseguibilita' o suid (in genere si puo' anche usare *noatime* per renderlo piu' veloce, che si usi o meno il journal dipende dalle preferenze: affidabilita' oppure prestazioni):
...
# Filesystem per Squid http cache
- /dev/md3/ /var/spool/squid/ ext3,noexec,nosuid,noatime 0 3
+ /dev/md3/ /var/spool/squid/ ext2,noexec,nosuid,noatime 0 3
-Ora possiamo impostare la cache direttamente nel file ``/etc/squid3/squid.conf``::
+Ora possiamo impostare la cache nel file di configurazione ``/etc/squid3/squid.conf``::
#TAG: cache_dir (riga 1628)
# Usage:
#Default:
# cache_dir ufs /var/spool/squid3 100 16 256
cache_dir aufs /var/spool/squid3 300 24 256
+ # | | | | secondo livello di directory
+ # | | | directory primo livello
+ # | | dimensione in MB
+ # | path della cache
# algoritmo
- # path della cache
- # dimensione in MB
- # directory primo livello
- # secondo livello di directory
-Se si modifica la struttura del filesytem della cache di Squid, ad esempio variando il numero delle directory, puo' essere opportuno rigenerare la struttura della cache di squid (per lo meno se si *aumenta* il numero delle directory di primo o secondo livello). Tipicamente e' consigliabile cancellare (se si ha *ridotto* il numero delle directory) la vecchia cache e poi generare una nuova struttura. Se si vuole *star nel sicuro* ogni volta che si modifica l'impostazione delle directory *si svuoti la vecchia cache e se ne generi una nuova* ::
+Se si modifica la struttura del filesytem della cache di Squid, ad esempio variando il numero delle directory, puo' essere opportuno rigenerare la struttura della cache di squid. Tipicamente e' consigliabile cancellare (se si ha *ridotto* il numero delle directory) la vecchia cache e poi generare una nuova struttura. Se si vuole *star nel sicuro* ogni volta che si modifica l'impostazione delle directory *si svuoti la vecchia cache e se ne generi una nuova* ::
# /etc/init.d/squid3 stop
# rm -r /var/spool/squid3/??
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
*Cache_mem* imposta quanta memoria RAM venga utilizzata per la cache di Squid.
-Questo dipendera' dalla RAM disponibile sul sistema, e da quanta di questa volete mettere a disposizione di Squid (altri servizi importanti girano sulla stessa macchina?).
+Questo dipendera' dalla RAM disponibile sul sistema, e da quanta di questa volete mettere a disposizione di Squid (altri servizi importanti girano sulla stessa macchina? ).
Questo parametro influisce sulle prestazioni e sul degrado dei supporti di storaggio (sopratutto se magnetici).
-Se si stesse pensando di usare dell'hardware *embedded* a basse prestazioni / consumo per realizzare un server gateway / NAT / Squid si tenga presente che Squid e' relativamente esoso di risorse: avra' bisogno di una macchina con ``~25MB`` (MegaByte) di RAM e *~150MHZ di CPU ARM* per servire decorosamente una decina di client http su una rete ethernet 10/100. In questo caso non fate scendere ``cache_mem`` sotto i ``2/4 MB`` pena un accesso continuo al supporto di storaggio.
+Se si stesse pensando di usare dell'hardware *embedded* a basse prestazioni / consumo per realizzare un server gateway / NAT / Squid si tenga presente che Squid e' relativamente esoso di risorse rispetto agli altri servizi: avra' bisogno di ``~25MB`` (MegaByte) di RAM e *~150MHZ di CPU ARM* per servire decorosamente una decina di client http su una rete ethernet 10/100. In questo caso non fate scendere ``cache_mem`` sotto i ``2/4 MB`` pena un accesso continuo al supporto di storaggio.
Se invece si disponesse di una macchina dedicata a Squid con gigabytes di RAM non si esiti a dedicarne buona parte a *cache_mem*.
TAG: minimum_object_size
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-Questo parametro imposta la dimensione minima degli oggetti salvati nella cache. Settato a ``0`` o a valori molto piccoli puo' influire negativamente sulla deframmentazione del filesytem e consumare un numero elevato di *inode* (cosa non piu' importante con ext4 o altri filesytem).
+Questo parametro imposta la dimensione minima degli oggetti salvati nella cache. Settato a ``0`` o a valori molto piccoli puo' influire negativamente sulla frammentazione del filesytem e consumare un numero elevato di *inode* (cosa non piu' importante con ext4 o altri filesytem).
TAG: minimum_object_size::
Un servizio a cui possono accedere tutti indiscriminatamente.
La cosa puo' andare bene per servizi come i server web, che aspirano per loro natura
al maggior numero possibile di utenti, ma non a servizi come i proxy http oppure
- ai server di posta elettronica (che permetterebbero l'invio di SPAM).
+ ai server di posta elettronica (adibiti ai soli utenti della rete locale).
-Generalmente non volete che il vostro proxy http venga usato da persone sconosciute le quali sostanzialmente *navigherebbero sotto l'identita' del vostro proxy* (probabilmente per visionare materiali che non vorrebbero fossero ricondotti direttamente a loro, per motivi che sta a voi prendere in considerazione) consumando traffico e banda della vostra connessione a internet. Tenere Squid in modalita' *Open relay* e' al giorno d'oggi un buon modo per essere inseriti in una *black list*.
+Generalmente non volete che il vostro proxy http venga usato da persone sconosciute ed esterne alla vostra rete, le quali sostanzialmente *navigherebbero sotto l'identita' del vostro proxy* (probabilmente per visionare materiali che non vorrebbero fossero ricondotti direttamente a loro) generando traffico e consumando banda della vostra connessione a internet. Tenere Squid in modalita' *Open relay* e' al giorno d'oggi un buon modo per essere inseriti in una *black list*.
Per poter limitare gli accessi a Squid dal punto di vista dell'applicazione (quarto livello TCP/IP) si identifichera' inizialmente l'entita' *rete locale* (es: ``localnet``) con una ACL di tipo *src* (indirizzi IP sorgenti) indicando la *classe / range di IP* della nostra rete.
Per maggiori dettagli sulla sintassi utilizzabile per esprimere i range di IP:
http://www.visolve.com/squid/squid24s1/access_controls.php
+E' poi sempre possibile tenere il proxy in ascolto su un solo indirizzo IP, nel caso si disponga di piu' devicei di rete, oppure settare un firewall per limitare il traffico dai primi livelli del TCP/IP.
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ACL e http access
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