- ``search``: nome di dominio usato dalla rete sul quale cercare gli hosts. Ad esempio se impostato su ``piffa.net`` pingando l' host ``bender`` viene automaticamente fatto un tentativo di ricerca per ``bender.piffa.net``.
-Predisponendo l'infrastruttura di rete della vostra LAN e' consigliabile impostare sempre un DNS cache sul vostro server locale per i vari client. In questo modo in caso di malfunzionamento del DNS o necessita' di intervenire / sostituire i DNS non sara' piu' necessario dover reimpostare ogni singolo client della LAN: bastera' modificare l'impostazione del server DNS cache, ad esempio per utilizzare un nuovo forwarder, o modificare al volo un record DNS. La modifica, anche detta *mascheramento*, di un record come il *server smtp* o un *MX* potrebbe tirarvi rapidamente fuori dai guai nel caso di un problema improvviso con la posta elettronica o qualunque altro servizio che possiate reindirizzare col DNS.
+Predisponendo l'infrastruttura di rete della vostra LAN e' consigliabile impostare sempre almeno un DNS cache sul vostro server locale per i vari client. In questo modo in caso di malfunzionamento del DNS o necessita' di intervenire / sostituire i DNS non sara' piu' necessario dover reimpostare ogni singolo client della LAN: bastera' intervenire sul server DNS cache, ad esempio per utilizzare un nuovo forwarder, o modificare al volo un record DNS. La modifica, anche detta *mascheramento*, di un record come il *server smtp* o un *MX* potrebbe tirarvi rapidamente fuori dai guai nel caso di un problema improvviso con la posta elettronica o qualunque altro servizio che possiate reindirizzare col DNS.
-Un server DHCP e un DNS cache come ``Dnsmasq`` possono permettervi di risolvere al volo (o per lo meno reindirizzare) molte delle problematiche relative alla configurazione della rete della vostra LAN: dover intervenire manualmente su decine di client per modificare le impostazioni di SMTP | gateway | SMTP | proxy.
+Utilizzare un server DHCP e una DNS cache come ``Dnsmasq`` possono permettervi di risolvere al volo molte delle problematiche relative alla configurazione della vostra LAN: ad esempio dover intervenire manualmente su decine di client per modificare le impostazioni di SMTP | gateway | DNS | proxy.
Si veda anche la pagina man di resolv.conf.
91.191.138.15 thepiratebay.org
192.168.0.11 chrome chrome.mydomain.com
-Il contenuto e' un associazione tra un *IP* e stringhe di testo (anche piu' di una per IP) es: ``mirror`` e ``mirror.piffa.net``.
+Il contenuto del file e' un associazione tra un *IP* e stringhe di testo (anche piu' di una per IP) es: ``mirror`` o veri e propi nomi di dominio ``mirror.piffa.net``. Si puo inserire un nome semplice come *casa* per riferirsi ad un host che si ha necessita' di contattare spesso, oppure mappare un nome di dominio completo su un indirizzo IP.
-Il problema e' la gestione di questo file: quando gli host cambiano IP si devono aggiornare i records, e poi c'e' il problema di distribuire questo file tra i vari hosts della propria LAN. Un metodo semplice per distribuire questo file e' utilizzare ``Dnsmasq``: questo infatti legge e onora il file ``hosts`` che avete prodotto e lo *distribuisce* ai clients tramite le normali query DNS.
+Il problema e' la gestione di questo file su molti hosts: quando gli host cambiano IP si devono aggiornare manualmente i records, operazione in se' non particolarmente gravosa ma che andra' fatta per ogni client della vostra LAN. Un metodo semplice per distribuire questo file e' utilizzare ``Dnsmasq``: questo infatti legge e onora il file ``hosts`` che avete prodotto e lo rende disponibile ai clients tramite le query DNS.
-Modificare (riconducendola a un IP interno, cosi' annullandola) la risoluzione di un nome di dominio e' un modo drastico e funzionale per *annullarlo* rendendolo indisponibile alla propria rete locale, ad esempio aggiungere al file ``/etc/hosts``::
+Dnsmasq lavora come un server DNS, i vostri client lo interrogheranno per tradurre nomi di host e domini in indirizzi IP, risolvendo il problema della *distribuzione* del file ``hosts`` tra molteplici clients. Infatti il servizio DNS indica appunto una *directory distribuita* per la risoluzione dei nomi di dominio, risolvendo i problemi dell'aggiornamento e diffusione dei continui cambiamenti di questa.
+
+Modificare la risoluzione di un nome di dominio esistente (ad esempio riconducendola a un IP interno) e' un modo drastico e funzionale per *annullarlo* rendendolo non disponibile alla propria rete locale. Ad esempio aggiungere al file ``/etc/hosts``::
127.0.0.1 www.facebook.com
-Impedira' agli utenti della LAN di raggiungere *facebook*, ora reindirizzato a i``localhost``.
+Impedira' agli utenti della LAN di raggiungere *facebook*, ora reindirizzato a ``localhost``.
+Oppure si potrebbe ricondurre l'indirizzo IP di un server HTTP pubblico usato per i downloads (ad esempio un mirror della propia distribuzione come ``ftp.it.debian.org``) a un equivalente mirror creato all'interno della rete locale, riducendo il traffico verso l'esterno e aumentando notevolmente la velocita' di scaricamento.
Hostname
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-Ogni computer ha un *proprio nome* visualizzabile (e modificabile) con il comando ``hostname``.
+Ogni computer ha un *proprio nome* visualizzabile (e modificabile) con il comando ``hostname``. Quando utilizzate a una shell su un host in genere l'hostname compare nel prompt della shell.
-Per modificare in modo permanente il nome del computer si modifichi il contenuto del file ``/etc/hostname``.
+Per visualizzare il nome dell'host su cui si sta operando si digiti semplicemnte ``hostname``, lo stesso comando con un oggetto modifica temporaneamente il nome dell'host. Per modificare in modo permanente il nome del computer si modifichi il contenuto del file ``/etc/hostname``.
-Tipicamente si vuole mantenere una correlazione tra il nome dell' host, o meglio la stringa con cui il server si qualifica all'esterno, e il *PTR* dell'IP. Nel caso di *servizi virtuali* ci sara' un *nome server* principale associato al *PTR* condiviso.
-Non e' automatico che un servizio, ad esempio un server di posta, si qualifichi leggendo il contenuto di questo file e magari aggiungendo come suffisso il dominio di cui fa parte l' host: a volte questo parametro puo' essere specificato nel file di configurazione del servizio::
+Si faccia attenzione a non aver un hostname puramente numerico: ad es. ``161``. E' opportuno che il nome sia comunque un alfanumerico: ``host-161`` o simile.
- * Squid: ``visible_hostname``
+FQDN
+~~~~~~~~~
- * Postfix: ``myhostname``
+Per semplicita' gli host sono generalemente raggiungibili dall'esterno mappando il loro IP su un nome di dominio FQDN: fully qualified domain name, composto generalmente da *hostname*.``domain-name``, ad es. *bender*.``piffa.net``.
-Si faccia attenzione a non aver un hostname puramente numerico: ad es. ``161``. E' opportuno che il nome sia comunque un alfanumerico: ``host-161`` o simile.
-
+Alcuni servizi internet fanno affidamento sul PTR dell'IP del server per cercare una conferma che il *servizio* sia veramente chi afferma di essere (ad esempio STMP).
+
+Non e' automatico che un servizio, ad esempio un server di posta, si qualifichi leggendo il contenuto del file ``hostname`` aggiungendo come suffisso il dominio della rete di cui fa parte l' host: a volte questo parametro puo' essere specificato nel file di configurazione del servizio::
+
+ * Squid (HTTP proxy): ``visible_hostname``
+
+ * Postfix (SMTP server): ``myhostname``
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+I motivi sono diversi, senza entrare nel dettaglio dei vari protocolli si pensi comunque che un host ha sempre un solo nome, ma puo' avere un numero variabile di *device di rete* sia fisici che virtuali con relativi *indirizzi IP*, e piu' servizi in ascolto sui vari IP.
+
DNSmasq
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