From: root Date: Tue, 26 May 2009 16:20:42 +0000 (+0200) Subject: Modificato postfix e i controlli sui ptr X-Git-Url: http://git.piffa.net/web?a=commitdiff_plain;h=ac87ddd21709a07dc6b77a7f2b44fa2e32ac13e3;p=doc%2F.git Modificato postfix e i controlli sui ptr modified: source/servizi.txt --- diff --git a/source/servizi.txt b/source/servizi.txt index 881f6c2..5fdec98 100644 --- a/source/servizi.txt +++ b/source/servizi.txt @@ -7,7 +7,7 @@ Appunti sulla installazione e configurazione dei servizi :Author: Andrea Manni :Copyright: GFDL - :Version: 0.7 + :Version: 0.8 Questa guida e' dedicata agli studenti delle lezioni di informatica tenute da Andrea nel lab208. Nella parte iniziale sono presenti alcuni richiami alle impostazioni di rete e di installazione del laboratorio 208 (lab208) dove generalmente si tengono le lezioni. Questi parametri non sono interessanti per chiunque si trovasse al di fuori della rete piffa.net . @@ -848,27 +848,32 @@ Se il DNS gli fornisce un IP sbagliato l'utente non potra' raggiungere il serviz Stessa cosa vale per gli altri servizi, come la posta elettronica, ssh, ecc. : *prima si deve effettuare una query DNS*. -Potrebbe verificarsi uno scenario simile a questo: i vostri server per i siti web funzionano correttamente come i siti ospitati, stessa cosa per i vostri server di posta, IMAP e POP3, e tutto il resto. Ma se poi un errore nella configurazione del DNS non rende raggiungibile l'intero *sito*: per l'utente finale e' come se tutto non funzionasse. +Potrebbe verificarsi uno scenario simile a questo: i vostri server per i siti web funzionano correttamente come i siti ospitati, stessa cosa per i vostri server di posta, IMAP e POP3, e tutto il resto. Ma se poi un errore nella configurazione del DNS non rende raggiungibile l'intero *sito*: per l'utente finale e' come se nulla funzionasse. -Infatti quando si parla di un intervento della Polizia Postale per l'*oscuramento* di un sito generalmente dal punto di vista pratico questo si traduce nella rimozione o mistificazione del record DNS relativo a quel dominio (la *PP* ha facolta' di chiedere un simile intervento ai principali provider internet che forniscono connettivita' agli utenti italiani, oltre che poter agire direttamente sul NIC italiano per i domini della TLD *.it*) +Infatti quando si parla di un intervento della Polizia Postale per l'*oscuramento* di un sito dal punto di vista pratico questo si traduce generalmente nella rimozione o mistificazione del record DNS relativo a quel dominio (la *PP* ha facolta' di chiedere un simile intervento ai principali provider internet che forniscono connettivita' agli utenti italiani, oltre che poter agire direttamente sul NIC italiano per i domini della TLD *.it*) L'operazione di convertire un nome in un indirizzo e' detta risoluzione DNS, convertire un indirizzo IP in nome e' detto risoluzione inversa. - Un *Registar* e' un operatore che ha la facolta' (accreditamento da parte dell ICANN) di registrare i domini di secondo livello per gli utenti finali, dietro compenso di una modica cifra (~10 euro) che vale come contributo su base annuale per il mantenimento dell'infrastruttura. + Un *Registar* e' un operatore che ha la facolta' (accreditamento da parte dell ICANN) di registrare i domini di secondo livello per gli utenti finali, dietro compenso di una modica cifra (una decina di euro) che vale come contributo su base annuale per il mantenimento dell'infrastruttura. Risoluzione Inversa ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per la risoluzione inversa sono invece i provider di connettivita' a gestire i DNS: se volete impostare il *PTR* associato al vostro indirizzo IP dovete contattare il vostro provider (tipo *telecom* per una connessione ADSL) e *non il Registar del vostro dominio*. -Ad esempio all'IP ``212.22.136.248`` era associato un PTR ``bender.piffa.net``, corrispondente al record ``212`` facente parte della zona ``136.22.212.in-addr.arpa`` gestito dal provider Tiscali/Nextra proprietario della classe C ``212.22.136``. Se avete un solo IP conviene lasciare al fornitore la gestire il PTR, ma se avete a disposizione un'itera classe potete chiedere sempre al fornitore che vi *deleghi* la gestione della zona tramite i vostri DNS. +Ad esempio all'IP ``212.22.136.248`` era associato un PTR ``bender.piffa.net``, corrispondente al record ``212`` facente parte della zona ``136.22.212.in-addr.arpa`` gestito dal provider Tiscali/Nextra proprietario della classe C ``212.22.136.0``. Se avete un solo IP conviene lasciare al fornitore la gestire del PTR, ma se avete a disposizione un'itera classe potete chiedere sempre al vostro provider che vi *deleghi* la gestione della zona tramite i vostri DNS. -Alcuni servizi, ad esempio la spedizione della posta elettronica, non funzionano se non viene impostata correttamente *anche* l'associazione inversa tra indirizzo IP e PTR (che corrisponderebbe in questo caso al nome con cui si presenta il server SMTP). +Per alcuni servizi, ad esempio la spedizione della posta elettronica, e' richiedeiesto che venga impostata correttamente l'associazione tra il PTR dell'indirizzo IP usato dal server di postai e il record A RR al quale questo punta( RFC1912 sezione 2.1, paragrafo 2). + +Si veda: + +- http://www.faqs.org/rfcs/rfc1912.html 2.1 Inconsistent, Missing, or Bad Data +- http://www.ietf.org/rfc/rfc2505.txt Nomi di dominio ----------------- -Un nome a dominio e' costituito da una serie di stringhe separate da punti, ad esempio bender.piffa.net. I nomi di dominio si leggono da destra verso sinistra: *TLD* o dominio di primo livello ``net``, secondo livello ``piffa``, terzo livello ``bender``. Il dominio di primo livello (o TLD, Top Level Domain), per esempio .net o .it sono limitati e decisi direttamente dall'ente assegnatario ICANN ( Internet Corporation for Assigned Names and Numbers). +Un nome a dominio e' costituito da una serie di stringhe separate da punti, ad esempio bender.piffa.net. I nomi di dominio si leggono da destra verso sinistra: *TLD* o dominio di primo livello ``net``, secondo livello ``piffa``, terzo livello ``bender``. Il dominio di primo livello (o TLD, Top Level Domain, pronunciato *tilde* in Italia), per esempio .net o .it sono limitati e decisi direttamente dall'ente assegnatario ICANN ( Internet Corporation for Assigned Names and Numbers). L'utente finale potra' chiedere l'assegnazione (pagando un contributo al Register preferito per il mantenimento delle spese dell'infrastruttura) di un dominio di *secondo* livello (es ``piffa``) di una delle varie TLD disponibili (noi italiani diciamo *tildi*), sempre che non sia gia' stato assegnato a qualcun altro. @@ -1066,7 +1071,7 @@ Tabella statica per l'associazione tra IP e nomi di dominio:: Il contenuto e' un associazione tra un *IP* e stringhe di testo (anche piu' di una es: ``mirror`` e ``mirror.piffa.net``), un record per riga. -Il problema e' la gestione di questo file: quando gli host cambiano IP si devono aggiornare i records, e c'e' poi il problema di distribuire questo file tra i vari hosts della propria LAN. Un metodo semplice per distribuire questo file e' utilizzare ``Dnsmasq``: questo infatti legge e onora il file ``hosts`` locale e lo *distribuisce* ai clients. +Il problema e' la gestione di questo file: quando gli host cambiano IP si devono aggiornare i records, e poi c'e' il problema di distribuire questo file tra i vari hosts della propria LAN. Un metodo semplice per distribuire questo file e' utilizzare ``Dnsmasq``: questo infatti legge e onora il file ``hosts`` locale e lo *distribuisce* ai clients. Modificare (riconducendola a un IP interno, cosi' annullandola) la risoluzione di un nome di dominio e' un modo drastico e funzionale per *annullarlo* rendendolo indisponibile alla propria rete locale, ad esempio aggiungere al file ``/etc/hosts``:: @@ -1089,17 +1094,18 @@ Non e' automatico che un servizio, ad esempio un server di posta, si qualifichi * Postfix: ``myhostname`` +Si faccia attenzione a non aver un hostname puramente numerico: ad es. ``161``. E' opportuno che il nome sia comunque un alfanumerico: ``host-161`` o simile. DNSmasq ======== -Dnsmasq puo' svolgere le funzioni di un DNS cache / forwarder e un server DHCP caratterizzato dalla facilita' di configurazione, dalla leggerezza e dalla possibilita' di modificare rapidamente i record DNS serviti alla rete. Puo' essere anche utilizzato come `server per il boot da rete _` . +Dnsmasq puo' svolgere le funzioni di un DNS cache / forwarder e un server DHCP caratterizzato dalla facilita' di configurazione, leggerezza e dalla possibilita' di modificare rapidamente i record DNS serviti alla rete. Puo' essere anche utilizzato come `server per il boot da rete _` . Dnsmasq e' un interessante alternativa all'uso del server DNS Bind in modalita' cache-only (non autoritativo) accompagnato dal server DHCPd. I vantaggi sono: - Leggerezza: puo' essere fatto girare su una macchina relativamente debole in caso di bisogno. - Rapidita' di configurazione (in particolare per servire dei record A / MX alla rete, modificando al volo i valori originali ospitati sul server DNS pubblico). -- Ben integrato con connessioni PPP (utile se dovete rendere disponibile rapidamente una connessione a internet a una rete in difficolta'). +- Ben integrato con connessioni PPP : e' ingrado di rilevare i cambiamenti dei dns suggeriti e impostarli come forwarders (utile se dovete rendere disponibile rapidamente una connessione a internet a una rete in difficolta'). Tutto cio' rende Dnsmasq una soluzione valida in particolare quando si deve intervenire in una rete pre-esistente in cui il server principale e' in crisi: si potra' utilizzare Dnsmasq anche su una macchina piu' debole e *mascherare* i servizi al momento non disponibili. Molto utile per scopi didattici, sopratutto per testare server SMTP impostando al volo i campi MX per nomi di dominio fittizi. @@ -1190,7 +1196,7 @@ Se questo non fosse possibile si puo' sempre lavorare su una *acl*: /etc/bind/named.conf :: acl "localnet" { - 212.22.136.0/24 ; 127.0.0.0/8 ; + 10.10.208.0/24 ; 127.0.0.0/8 ; } ; Per poi aggiungere all'interno della stanza options la direttiva che abilita' l'entita' ``localnet``: