X-Git-Url: http://git.piffa.net/web?p=doc%2F.git;a=blobdiff_plain;f=servizi.html;fp=servizi.html;h=248490c683248bcd8a503a41f4b4db135ae7fdc3;hp=839b2626b6ddd40c1b59545a994c0ef53377edde;hb=413470c3ca2cc58c8d39d176111aa9d8541a0f55;hpb=da76034044c2e819085f8c96e5d2b24599ed5bcf diff --git a/servizi.html b/servizi.html index 839b262..248490c 100644 --- a/servizi.html +++ b/servizi.html @@ -4,7 +4,7 @@ + "HTML Tidy for Linux/x86 (vers 25 March 2009), see www.w3.org"> Version: - 0.8 + 0.9 -

Questa guida e' dedicata agli studenti delle lezioni di - informatica tenute da Andrea nel lab208. Nella parte iniziale - sono presenti alcuni richiami alle impostazioni di rete e di - installazione del laboratorio 208 (lab208) dove generalmente si - tengono le lezioni. Questi parametri non sono interessanti per - chiunque si trovasse al di fuori della rete piffa.net .

+

Questa guida tratta la configurazione di base dei principali + servizi di rete utilizzati con sistemi operativi Unix + e derivati come GNU/Linux per gli studenti dei corsi + per amministratori di rete in ambiente GNU/Linux. In + particolare questa guida e' stata scritta usando come + riferimento la distribuzione Debian GNU/Linux. Gli + esempi presentati dovrebbero quindi essere direttamente + utilizzabili anche su distribuzioni derivate da Debian come + Ubuntu, per sistemi operativi diversi si presti attenzione ai + percorsi dei file citati.

Indice degli argomenti

@@ -285,332 +301,349 @@
-

Generato con: Generato il 2010-01-04 con: http://docutils.sourceforge.net/rst.html

1   Configurazione sistema

+ "#id8">1   Configurazione sistema

1.1   Solo per uso interno

+ "#id9">1.1   Solo per uso interno

Impostazioni di base per la configurazione del sistema operativo e della rete nel laboratorio 208 facente parte @@ -912,15 +953,15 @@ considerarli come riferimento per comprendere i valori espressi nei vari file di configurazione. Ad esempio: quando leggerete 10.10.208.254:3128 saprete che si tratta - del nostro proxy http, stara' quindi a voi - sostituire i dati con gli equivalenti IP della - vostra rete.

+ "pre">10.10.208.248:3128 saprete che si tratta + del nostro proxy http in ascolto sulla porta + 3128, stara' quindi a voi sostituire i dati + con gli equivalenti IP della vostra rete.

1.2   Rete

+ "#id10">1.2   Rete

Parametri della rete attualmente in uso:

@@ -956,13 +997,13 @@ gateway - 10.10.208.254 + 10.10.208.248 DNS - 10.10.208.254 + 10.10.208.248 @@ -1036,7 +1077,7 @@

1.2.1   interfaces

+ "#id11">1.2.1   interfaces

Segue un esempio del file di configurazione della scheda di rete con configurazione statica:

@@ -1095,7 +1136,7 @@ auto lo eth0

1.3   Bash completion

+ "#id12">1.3   Bash completion

Il completamento automatico della shell (che si attiva premendo il tasto tab una o due volte mentre si sta @@ -1183,7 +1224,7 @@ umask 022

1.4   Vim

+ "#id13">1.4   Vim

Vim e' l'editor di testo preferito dai sistemisti, quindi sara' conveniente impostare fin da subito alcune @@ -1287,28 +1328,35 @@ endif

1.5   VNC

+ "#id14">1.5   VNC

I Virtual Network Computing (o VNC) sono software di - controllo remoto e servono per amministrare il proprio - computer a distanza o visualizzare la sessione di lavoro di - un altro computer sul proprio a scopo didattico.

+ controllo remoto e servono per amministrare un computer a + distanzai. Nel nostro caso la VNC sara' utilizzata per + visualizzare la sessione di lavoro di un altro computer sul + proprio a scopo didattico.

-

Scaricare il pacchetto xtightvncviewer e lo script guarda.sh - in una posizione (collocazione nel path degli - utenti, es echo $PATH per - visualizzare l'attuale path ) comoda per gli utenti ( in - genere /bin ), rendere eseguibile lo script.

+

Per collegarvi al server del docente usate lo script + guarda.sh che dovrebbe gia essere + disponibili sui sistemi preconfigurati, oppure potete + invocare direttamente il collegamento con:

+
+xtightvncviewer -viewonly 10.10.208.177:1
+
+ +

Se il comando non fosse disponibile installate il + pacchetto xtightvncviewer. Potete anche scaricare + lo script guarda.sh e renderlo eseguibile, ed + eventualmente creare una voce nel menu di KDE per + richiamarlo.

Procedura:

 su root
-cd /bin
+cd /usr/local/bin
 wget http://bender/guarda.sh
 chmod +x guarda.sh
 exit
@@ -1318,7 +1366,7 @@ exit
         "docutils literal">guarda.sh,
         oppure creare un link / collegamento sul Desktop allo
         script /bin/guarda.sh.

+ "pre">/usr/local/bin/guarda.sh.

Le impostazioni del server VNC sono:

@@ -1380,7 +1428,7 @@ exit

1.6   Lista dei pacchetti di + "#id15">1.6   Lista dei pacchetti di base

I pacchetti installati generalmente gnome-core per chi preferisce Gnome, nel caso si potrebbe installare il log-in - manager gdm al posto di kdm. + manager gdm al posto di + kdm. @@ -1420,7 +1466,7 @@ kde-core kdm kde-i18n-it xorg vim less xtightvncviewer

1.7   Apt configurazione

+ "#id16">1.7   Apt configurazione

Vediamo i due file principali di apt:

@@ -1434,7 +1480,7 @@ kde-core kdm kde-i18n-it xorg vim less xtightvncviewer

1.7.1   sources.list

+ "#id17">1.7.1   sources.list

Questo file contiene i sorgenti da cui apt preleva i pacchetti da installare tramite dpkg, @@ -1476,26 +1522,29 @@ kde-core kdm kde-i18n-it xorg vim less xtightvncviewer # esempio di accesso a un CDROM: # cdrom:[Debian GNU/Linux 5.0.1 _Lenny_ - Official i386 kde-CD Binary-1 20090$ -# Archivio principale debian via http su piffa.net, -# non funziona al di fuori dell'aula dei corsi -deb http://debian.piffa.net/debian/ lenny main +# ftp.it.debian.org viene rediretto su un mirror interno +# quando vi trovate nella rete interna piffa.net +deb http://ftp.it.debian.org/debian/ lenny main # Sono disponibili anche i rami non-free contrib -# deb http://debian.piffa.net/debian/ lenny non-free contrib +# deb http://ftp.it.debian.org/debian/ lenny non-free contrib # Sono disponibili anche le release unstable e testing -# deb http://debian.piffa.net/debian/ testing main non-free contrib -# deb http://debian.piffa.net/debian/ sid main non-free contrib +# deb http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main non-free contrib +# deb http://ftp.it.debian.org/debian/ sid main non-free contrib + +# Sorgenti dei pacchetti: +# deb-src http://ftp.bononia.it/debian/ lenny main # Mirror da kernel.org europa da usare a casa: deb http://mirrors.eu.kernel.org/debian/ lenny main # Security dal sito principale deb http://security.debian.org/ lenny/updates main -deb-src http://security.debian.org/ lenny/updates main +# deb-src http://security.debian.org/ lenny/updates main -# Debian volatile per le cose soggette a cambiamenti non legati -# a dinamiche di sicurezza +# Debian volatile per i pacchetti soggetti a frequanti cambiamenti +# non legati a dinamiche di sicurezza deb http://volatile.debian.org/debian-volatile Lenny/volatile main -deb-src http://volatile.debian.org/debian-volatile Lenny/volatile main +# deb-src http://volatile.debian.org/debian-volatile Lenny/volatile main # Esempio di accesso a un file system locale contenente i pacchetti: # Potete scaricarei in aula con debmirror da debian.piffa.net @@ -1506,7 +1555,7 @@ deb-src http://volatile.debian.org/debian-volatile Lenny/volatile main

1.7.2   /etc/apt/apt.conf

+ "#id18">1.7.2   /etc/apt/apt.conf

Questo file contiene le opzioni di apt, come ad esempio il proxy:

@@ -1517,53 +1566,55 @@ Acquire::http::Proxy "http://10.10.208.248:3128";

Si tenga conto che se si imposta un proxy per apt sul proprio portatile e tornati a casa propria si vuole scaricare nuovi pacchetti si dovra' disabilitare il proxy - commentando la riga con ";" (''punto-e-virgola''):

- -
-

System Message: - WARNING/2 (servizi.txt, line - 326)

Literal block expected; none found. -
+ commentando la riga con ";" (''punto-e-virgola''). Su un + portatile vi conviene tracciare il mirror ftp.it.debian.org senza impostare il + proxy: in aula verra' rediretto al mirror locale e a casa + vi appoggerete al mirror ufficiale.

E' consigliabile impostare il proxy per apt anche in - presenza di un proxy-http trasparente

+ presenza di un proxy-http trasparente.

2   Squid

+ "#id19">2   Squid

Squid e' un proxy cache http (ma anche FTP e https) - robusto e strutturato, puo' essere usato sia in reti + robusto e strutturato, puo' essere usato sia in situazioni relativamente semplici che in scenari piu' complessi grazie alla possibilita' di gestirne in modo granulare le risorse. Si partira' dalle configurazioni piu' semplici per la - semplice condivisione della navigazione internet, - per poi poter configurare la gestione degli accessi, il - filtraggio dei contenuti (Squid e' una applicazione che si - muove nel 4' livello del modello TCP/IP a differenza di un - ipfilter limitato al 2'), nel bilanciamento del - carico tra piu' server proxy.

+ semplice condivisione della navigazione internet + all'interno di una rete locale, per poi poter negoziare la + gestione degli accessi, il filtraggio dei contenuti (Squid e' + una applicazione che si muove nel 4' livello del modello + TCP/IP a differenza di un ipfilter limitato al 2'), + nel bilanciamento del carico tra piu' server proxy.

Inoltre Squid svolge la funzione di anonymizer:
-
nasconde i client http alla rete internet: e' solo il - server proxy a risultare nei log dei server web frequentati - dagli utenti di Squid. Glu utenti non sono percepiti ed - esposti all'esterno.
+
Nasconde i client http alla rete internet: e' solo il + server proxy ad accedere ai server web frequentati dai + client: questi non sono percepiti ed esposti all'esterno + della rete locale ma si relazionano solo con il server + proxy. Dal punto di vista della sicurezza della rete locale + questo e' preferibile ad un approccio alla navigazione + basato su NAT.

Cosa a volte sottovalutata, Squid permette la navigazione web a una rete basata su indirizzi IP privati (es una 192.168.0.0/24). E se la rete privata deve solo - navigare in internet, non serve dover introdurre nella - rete un NAT (si veda la sezione sui firewall) per - condividere la connessione, basta il solo Squid. Per altro - non servira' neanche un servizio DNS utilizzabile dai clients + navigare in internet, non serve introdurre nella rete un + NAT (si veda la sezione sui firewall) per + condividere la connessione: basta il solo Squid. Per altro + non servira' neanche un servizio DNS accessibile dai clients dato che sara' il solo Squid a risolvere i nomi di dominio per i suoi client http.

@@ -1582,7 +1633,7 @@ squid3

2.1   Configurazione: + "#id20">2.1   Configurazione: squid.conf

Segue un estratto delle direttive principali viste in @@ -1592,7 +1643,7 @@ squid3

2.1.1   Cache_dir

+ "#id21">2.1.1   Cache_dir

Cache dir serve per impostare dimensione e percorso della cache creata sul supporto di storaggio. Essendo la @@ -1618,17 +1669,19 @@ squid3 sostituibili (gli originali sono on-line) la cui perdita non arreca danni permanenti. Questo rende la cache di Squid un possibile candidato ad un RAID - stirpe (livello 0), con vantaggi sia per le - prestazioni (e la velocita' di navigazione e' uno dei - motivi per cui si installa Squid) che per l'utilizzo - estensivo dello spazio di storaggio. Questo fino al - momento in cui per voi non sia piu' importante - garantire la disponibilita' del servizio (se il - RAID stripe dovesse rompersi gli utenti non potrebbero - piu' navigare, cosa che per natura dello stripe e' - maggiormente probabile rispetto ad un mirror o a - un filesytem normale) con un RAID mirror o - 5.

+ stirpe (livello 0) a ad un file system che prediliga + le performance a scapito della consistenza, con vantaggi + sia per le prestazioni (e la velocita' di navigazione e' + uno dei motivi per cui si installa Squid) che per + l'utilizzo estensivo dello spazio di storaggio.

+ +

Questo fino al momento in cui per voi non sia piu' + importante garantire la disponibilita' del + servizio, ad esempio con un RAID mirror o 5 + (se il RAID stripe dovesse rompersi gli utenti non + potrebbero piu' navigare, cosa che per natura dello + stripe e' maggiormente probabile rispetto ad un + mirror o a un filesytem normale).

Altra considerazione: i dati del proxy vengono slavati sul filesytem del server dietro richiesta di utenti @@ -1644,11 +1697,11 @@ squid3

 ...
 # Filesystem per Squid http cache
-/dev/md3/       /var/spool/squid/       ext3,noexec,nosuid,noatime  0 3
+/dev/md3/       /var/spool/squid/       ext2,noexec,nosuid,noatime  0 3
 
-

Ora possiamo impostare la cache direttamente nel file - Ora possiamo impostare la cache nel file di + configurazione /etc/squid3/squid.conf:

 #TAG: cache_dir (riga 1628)
@@ -1662,24 +1715,22 @@ squid3
 #Default:
 # cache_dir ufs /var/spool/squid3 100 16 256
 cache_dir aufs /var/spool/squid3 300 24 256
+#         |    |                 |   |  secondo livello di directory
+#         |    |                 |   directory primo livello
+#         |    |                 dimensione in MB
+#         |    path della cache
 #         algoritmo
-#              path della cache
-#                                dimensione in MB
-#                                    directory primo livello
-#                                       secondo livello di directory
 

Se si modifica la struttura del filesytem della cache di Squid, ad esempio variando il numero delle directory, puo' essere opportuno rigenerare la struttura della cache - di squid (per lo meno se si aumenta il numero - delle directory di primo o secondo livello). Tipicamente - e' consigliabile cancellare (se si ha ridotto il - numero delle directory) la vecchia cache e poi generare - una nuova struttura. Se si vuole star nel sicuro - ogni volta che si modifica l'impostazione delle directory - si svuoti la vecchia cache e se ne generi una - nuova

+ di squid. Tipicamente e' consigliabile cancellare (se si + ha ridotto il numero delle directory) la vecchia + cache e poi generare una nuova struttura. Se si vuole + star nel sicuro ogni volta che si modifica + l'impostazione delle directory si svuoti la vecchia + cache e se ne generi una nuova

 # /etc/init.d/squid3 stop
 # rm -r /var/spool/squid3/??
@@ -1690,7 +1741,7 @@ cache_dir aufs /var/spool/squid3 300 24 256
 
         

2.1.2   TAG: + "#id22">2.1.2   TAG: maximum_object_size

Questa direttiva imposta la dimensione massima degli @@ -1720,21 +1771,21 @@ maximum_object_size 150 MB

2.1.3   TAG: cache_mem

+ "#id23">2.1.3   TAG: cache_mem

Cache_mem imposta quanta memoria RAM venga utilizzata per la cache di Squid. Questo dipendera' dalla RAM disponibile sul sistema, e da quanta di questa volete mettere a disposizione di Squid (altri servizi importanti - girano sulla stessa macchina?). Questo parametro + girano sulla stessa macchina? ). Questo parametro influisce sulle prestazioni e sul degrado dei supporti di storaggio (sopratutto se magnetici).

Se si stesse pensando di usare dell'hardware embedded a basse prestazioni / consumo per realizzare un server gateway / NAT / Squid si tenga - presente che Squid e' relativamente esoso di risorse: - avra' bisogno di una macchina con ~25MB (MegaByte) di RAM e ~150MHZ di CPU ARM per servire decorosamente una decina di client http su una @@ -1764,17 +1815,24 @@ cache_mem 100 M

2.1.4   TAG: + "#id24">2.1.4   TAG: minimum_object_size

Questo parametro imposta la dimensione minima degli oggetti salvati nella cache. Settato a 0 o a valori molto piccoli puo' influire negativamente sulla - deframmentazione del filesytem e consumare un numero + frammentazione del filesytem e consumare un numero elevato di inode (cosa non piu' importante con ext4 o altri filesytem).

+

In scenari con connessioni molto veloci ( >~10Mb), + pochi client (una decina) e server poco performanti nella + velocita' di accesso ai filesystem ( ~20MB/s, per quanto + il limte sia piuttosto il seek-time ) tenere in + cache i file piu' piccoli aumenta la latenza della + navigazione.

+

TAG: minimum_object_size:

 #  TAG: minimum_object_size     (bytes)
@@ -1792,7 +1850,7 @@ minimum_object_size 0 KB
       

2.2   Negoziazione degli accesi al + "#id25">2.2   Negoziazione degli accesi al servizio

Squid e' uno di quei servizi soggetto a problemi di tipo @@ -1806,17 +1864,17 @@ minimum_object_size 0 KB indiscriminatamente. La cosa puo' andare bene per servizi come i server web, che aspirano per loro natura al maggior numero possibile di utenti, ma non a servizi come - i proxy http oppure ai server di posta elettronica (che - permetterebbero l'invio di SPAM). + i proxy http oppure ai server di posta elettronica + (adibiti ai soli utenti della rete locale).

Generalmente non volete che il vostro proxy http venga - usato da persone sconosciute le quali sostanzialmente - navigherebbero sotto l'identita' del vostro proxy - (probabilmente per visionare materiali che non vorrebbero - fossero ricondotti direttamente a loro, per motivi che sta - a voi prendere in considerazione) consumando traffico e - banda della vostra connessione a internet. Tenere Squid in + usato da persone sconosciute ed esterne alla vostra rete, + le quali sostanzialmente navigherebbero sotto + l'identita' del vostro proxy (probabilmente per + visionare materiali che non vorrebbero fossero ricondotti + direttamente a loro) generando traffico e consumando banda + della vostra connessione a internet. Tenere Squid in modalita' Open relay e' al giorno d'oggi un buon modo per essere inseriti in una black list.

@@ -1842,9 +1900,14 @@ minimum_object_size 0 KB href="http://www.visolve.com/squid/squid24s1/access_controls.php"> http://www.visolve.com/squid/squid24s1/access_controls.php

+

E' poi sempre possibile tenere il proxy in ascolto su un + solo indirizzo IP, nel caso si disponga di piu' devicei di + rete, oppure settare un firewall per limitare il traffico + dai primi livelli del TCP/IP.

+

2.2.1   ACL e http access

+ "#id26">2.2.1   ACL e http access

Si proceda a creare una ACL di @@ -1905,7 +1968,7 @@ http_access allow localnet

2.3   Testare Squid

+ "#id27">2.3   Testare Squid

Configurato squid e' fondamentale testarne il corretto funzionamento per assicurarsi di non aver creato un @@ -1917,7 +1980,7 @@ http_access allow localnet

2.3.1   Client: ~/.wgetrc

+ "#id28">2.3.1   Client: ~/.wgetrc

Nel file .wgetrc (si noti il punto iniziale: e' @@ -1953,7 +2016,7 @@ wget http://www.google.it

2.3.2   Server: + "#id29">2.3.2   Server: access.log

Si puo' controllare il corretto funzionamento del @@ -1971,15 +2034,45 @@ wget http://www.google.it

+
+

3   Tiny proxy

+ +

Se avete l'esigenza di un proxy server per la condivisione + della connessione ad internet ma non avete la necessita' o le + risorse di un caching proxy come Squid potete + considerare tinyproxy, questo e' molto piu' + leggero (utilizza circa ~2MB di RAM e ovviamente non deve + accedere continuamente ad un file system per lo storaggio + della cache) e risulta piu' semplice nella + configurazione.

+ +

TinyProxy puo' essere utilizzato come sostituto di + emergenza in una rete in cui Squid e' momentaneamente non + disponibile.

+ +

File di configurazione: /etc/tinyproxy/tinyproxy.conf

+
+# Porta su cui ascoltare
+Port 3128
+# IP su cui ascoltare
+Listen 10.10.208.160
+# Negoziazione accessi
+Allow 10.10.208.0/24
+
+
+

3   Apache

+ "#id31">4   Apache -

Apache HTTP Server, o piu' comunemente Apache, e' il nome - dato alla piattaforma server Web modulare piu' diffusa (ma - anche al gruppo di lavoro open source che ha creato, - sviluppato e aggiornato il software server), in grado di - operare da sistemi operativi UNIX-Linux e Microsoft.

+

Apache HTTP Server, o piu' comunemente Apache (a + patchy NCSA web server ), e' il server web modulare piu' + diffuso e strutturato disponibile con licenza libera, in + grado di operare da sistemi operativi UNIX/Linux e + Microsoft.

Un server web e' un processo, e per estensione il computer su cui e' in esecuzione, che si occupa di fornire, su @@ -1991,7 +2084,7 @@ wget http://www.google.it

3.1   Pacchetti da + "#id32">4.1   Pacchetti da installare::

@@ -2000,12 +2093,13 @@ wget http://www.google.it

Con la release 2.0 di Apache viene automaticamente resa disponibile anche la versione SSL (Secure Socket Layer, - connessioni criptate ) del web server.

+ connessioni criptate ) del web server senza che ci sia la + necessita' di installare altri pacchetti.

3.2   Configurazione di + "#id33">4.2   Configurazione di Apache

I file di configurazione di apache si trovano nella @@ -2064,7 +2158,7 @@ wget http://www.google.it

3.3   apache.conf

+ "#id34">4.3   apache.conf

File di configurazione del servizio Apache, contiene le impostazioni generiche (ad esempio utilizzo della RAM e @@ -2121,7 +2215,7 @@ wget http://www.google.it

3.4   Installazione di PHP

+ "#id35">4.4   Installazione di PHP

Pacchetti da installare: php5 @@ -2129,7 +2223,7 @@ wget http://www.google.it

3.4.1   Test del modulo + "#id36">4.4.1   Test del modulo php

Creare nella cartella

+ "installazione-del-supporto-per-mysql-a-php">

3.4.2   Installazione del supporto - per Mysql

+ "#id37">4.4.2   Installazione del supporto + per Mysql a PHP

Installare i pacchetti:

@@ -2176,7 +2270,7 @@ php5-mysql phpmyadmin
 
         

3.4.3   phpmyadmin

+ "#id38">4.4.3   phpmyadmin

L'interfaccia web Phpmyadmin non richiede necessariamente la presenza di un database Mysql locale, @@ -2199,10 +2293,10 @@ php5-mysql phpmyadmin

+ "installazione-del-supporto-per-postgresql-a-php">

3.4.4   Installazione del supporto - per Postgresql

+ "#id39">4.4.4   Installazione del supporto + per Postgresql a PHP

Installare i pacchetti:

@@ -2218,7 +2312,7 @@ php5-pgsql phppgadmin
 
         

3.4.5   phppgadmin

+ "#id40">4.4.5   phppgadmin

L'interfaccia web Phppgadmin per il database server PostgreSQL non richiede necessariamente la presenza di un @@ -2243,7 +2337,7 @@ php5-pgsql phppgadmin

3.5   Virtual hosts

+ "#id41">4.5   Virtual hosts
    @@ -2284,7 +2378,7 @@ php5-pgsql phppgadmin

    3.5.1   Gestione DNS

    + "#id42">4.5.1   Gestione DNS

    Prima di tutto per poter impostare i virtual hosts dovete avere un server DNS che risolva i vostri nomi di @@ -2293,15 +2387,19 @@ php5-pgsql phppgadmin

    -
    Bind (DNS server)
    +
    /etc/hosts
    -
    Impostare i campi A nelle proprie zone gestite - dal server DNS Bind. Ad es: Per prove sul proprio sistema potete impostare i + nomi dei vostri virtual server nel file /etc/hosts + .
    + +
    Dnsmasq (DNS server)
    + +
    Utilizzabile al livello della rete locale per + fare dei test, utilizzando direttive come: papo            - A       - 212.22.136.248
    + "pre">address=/davide.piffa.net/10.10.208.178
    Servizio DNS dinamico on line.
    @@ -2313,39 +2411,48 @@ php5-pgsql phppgadmin pubblico (anche se dinamico) per la propria connessione ad internet. -
    Dnsmasq (DNS server)
    +
    Bind (DNS server)
    -
    Utilizzabile al livello della rete locale per - fare dei test, utilizzando direttive come: Impostare i campi A nelle proprie zone gestite + dal server DNS Bind. Ad es: address=/davide.piffa.net/10.10.208.178
    - -
    /etc/hosts
    - -
    Per prove sul proprio sistema potete impostare i - nomi dei vostri virtual server nel file /etc/hosts - .
    + "pre">papo            + A       + 212.22.136.248
    +
    -

    Query DNS con dig:

    -
    -# dig 177.piffa.net
    +        
    +

    4.5.2   Eseguire una query DNS con + dig::

    -; <<>> DiG 9.5.1-P1 <<>> 177.piffa.net -;; global options: printcmd -;; Got answer: -;; ->>HEADER<<- opcode: QUERY, status: NOERROR, id: 38036 -;; flags: qr aa rd ra; QUERY: 1, ANSWER: 1, AUTHORITY: 0, ADDITIONAL: 0 +

    Per testare la corretta risoluzione dei vostri nomi di + dominio sui relaivi indirizzi IP si usi dig (o altre + utlity, vedere la sezione relativa i DNS). Dig e' + contenuto nel pacchetto dnsutils.

    -;; QUESTION SECTION: -;177.piffa.net. IN A +
    +

    # dig 177.piffa.net

    -;; ANSWER SECTION: -177.piffa.net. 0 IN A 10.10.208.177 -
    +

    ; <<>> DiG 9.5.1-P1 <<>> + 177.piffa.net ;; global options: printcmd ;; Got + answer: ;; ->>HEADER<<- opcode: QUERY, + status: NOERROR, id: 38036 ;; flags: qr aa rd ra; + QUERY: 1, ANSWER: 1, AUTHORITY: 0, ADDITIONAL: 0

    + +

    ;; QUESTION SECTION: ;177.piffa.net. IN A

    + +

    ;; ANSWER SECTION: 177.piffa.net. 0 IN A + 10.10.208.177

    + +

    ;; SERVER: 10.10.208.248#53(10.10.28.248)

    +

La parte interessante e' l'ANSWER SECTION: 177.piffa.net (ServerName) .

+ +

Il server DNS utilizzato dal sistema e' evidenziato + dalla stringa: ;; SERVER: + 10.10.28.248#53(10.10.28.248) che + dovrebbe corrispondere a quanto impostato nel vostro + /etc/resolv.conf. Se il vostro browser + web utilizza un proxy http sara questo a risolvere i nomi + di dominio, tipicamente potete disabilitare l'uso del + proxy per determinati domini nella sezione di + configurazione del browser.

-
+

3.5.2   Virtual host

+ "#id44">4.5.3   Virtual hosts

Esempio di Virtual host:

@@ -2436,7 +2556,7 @@ php5-pgsql phppgadmin
 
                 

Livello di importanza degli - eventi loggati= warning attenzione .

+ eventi loggati: warning attenzione .

@@ -2479,7 +2599,7 @@ php5-pgsql phppgadmin

3.6   Negoziazione accessi

+ "#id45">4.6   Negoziazione accessi

Tipicamente quando si installa un server web il proprio desiderio e' di dare accesso ai materiali disponibili al @@ -2492,7 +2612,7 @@ php5-pgsql phppgadmin

3.6.1   Limiti su base IP

+ "#id46">4.6.1   Limiti su base IP

La forma piu' semplice di restrizione degli accessi e' su base degli indirizzi IP dei client: tipicamente i siti @@ -2541,12 +2661,22 @@ php5-pgsql phppgadmin Meno facile e' accedere ad una classe privata trovandosi all'esterno di questa, ma ci sono comunque soluzioni piu' eleganti.

+ +

3.7   User Authentication

+ "#id47">4.7   User Authentication

Si puo' negoziare gli accessi ad un area del sito tramite autenticazione basata su nome utente / @@ -2569,7 +2699,7 @@ php5-pgsql phppgadmin

3.7.1   Definire la + "#id48">4.7.1   Definire la cartella

Decidere quale sara' il path della cartella @@ -2585,7 +2715,7 @@ php5-pgsql phppgadmin

3.7.2   Creazione del database + "#id49">4.7.2   Creazione del database delle passwords

Un modo semplice per gestire una database di @@ -2621,9 +2751,9 @@ htpasswd -c /home/utente/passwords luca "pre">-c.

-
+

3.7.3   Configurazione di + "#id50">4.7.3   Configurazione di Apache

Ora possiamo passare alla configurazione vera e @@ -2734,7 +2864,7 @@ studenti: lucap federico luca

3.8   Cavets

+ "#id51">4.8   Cavets

Problemi di cache:

@@ -2759,7 +2889,7 @@ studenti: lucap federico luca

4   Domain Name System

+ "#id52">5   Domain Name System

Domain Name System (spesso indicato con DNS) e' un servizio utilizzato per la risoluzione di nomi di host in @@ -2818,7 +2948,7 @@ studenti: lucap federico luca

4.1   Risoluzione Inversa

+ "#id53">5.1   Risoluzione Inversa

Per la risoluzione inversa sono invece i provider di connettivita' a gestire i DNS: se volete impostare il @@ -2864,7 +2994,7 @@ studenti: lucap federico luca

4.2   Nomi di dominio

+ "#id54">5.2   Nomi di dominio

Un nome a dominio e' costituito da una serie di stringhe separate da punti, ad esempio bender.piffa.net. I nomi di @@ -2906,7 +3036,7 @@ studenti: lucap federico luca

4.3   Tipologie di record

+ "#id55">5.3   Tipologie di record

Ad un nome DNS possono corrispondere diversi tipi di informazioni. Per questo motivo, esistono diversi tipi di @@ -2961,7 +3091,7 @@ studenti: lucap federico luca

4.4   Utilizzo

+ "#id56">5.4   Utilizzo

I computer vengono identificati in rete grazie agli indirizzi IP, questi pero' non sono comodi per gli @@ -2978,7 +3108,7 @@ PING www.l.google.com (74.125.43.104) 56(84) bytes of data.

4.5   Risoluzione dei nomi di + "#id57">5.5   Risoluzione dei nomi di dominio

Ci sono vari strumenti per interrogare i server DNS e @@ -3043,7 +3173,7 @@ ns4.mydomain.com. 96208 IN A 63.251.83.74

4.6   Dig

+ "#id58">5.6   Dig

Vediamo alcune opzioni utili nell'utilizzo di dig per @@ -3144,7 +3274,7 @@ l.google.com. 80856 IN NS g.l.google.com.

4.7   resolv.conf

+ "#id59">5.7   resolv.conf

Il file /etc/resolv.conf contiene le impostazioni @@ -3177,27 +3307,26 @@ l.google.com. 80856 IN NS g.l.google.com.

Predisponendo l'infrastruttura di rete della vostra LAN - e' consigliabile impostare sempre un DNS cache sul vostro - server locale per i vari client. In questo modo in caso di - malfunzionamento del DNS o necessita' di intervenire / - sostituire i DNS non sara' piu' necessario dover - reimpostare ogni singolo client della LAN: bastera' - modificare l'impostazione del server DNS cache, ad esempio - per utilizzare un nuovo forwarder, o modificare al volo un - record DNS. La modifica, anche detta - mascheramento, di un record come il server - smtp o un MX potrebbe tirarvi rapidamente - fuori dai guai nel caso di un problema improvviso con la - posta elettronica o qualunque altro servizio che possiate - reindirizzare col DNS.

- -

Un server DHCP e un DNS cache come Dnsmasq - possono permettervi di risolvere al volo (o per lo meno - reindirizzare) molte delle problematiche relative alla - configurazione della rete della vostra LAN: dover + e' consigliabile impostare sempre almeno un DNS cache sul + vostro server locale per i vari client. In questo modo in + caso di malfunzionamento del DNS o necessita' di + intervenire / sostituire i DNS non sara' piu' necessario + dover reimpostare ogni singolo client della LAN: bastera' + intervenire sul server DNS cache, ad esempio per utilizzare + un nuovo forwarder, o modificare al volo un record DNS. La + modifica, anche detta mascheramento, di un record + come il server smtp o un MX potrebbe + tirarvi rapidamente fuori dai guai nel caso di un problema + improvviso con la posta elettronica o qualunque altro + servizio che possiate reindirizzare col DNS.

+ +

Utilizzare un server DHCP e una DNS cache come + Dnsmasq possono permettervi di risolvere + al volo molte delle problematiche relative alla + configurazione della vostra LAN: ad esempio dover intervenire manualmente su decine di client per modificare - le impostazioni di SMTP | gateway | SMTP | proxy.

+ le impostazioni di SMTP | gateway | DNS | proxy.

Si veda anche la pagina man di resolv.conf.

@@ -3215,7 +3344,7 @@ l.google.com. 80856 IN NS g.l.google.com.

4.8   /etc/hosts

+ "#id60">5.8   /etc/hosts

Tabella statica per l'associazione tra IP e nomi di dominio:

@@ -3230,27 +3359,42 @@ l.google.com. 80856 IN NS g.l.google.com. 192.168.0.11 chrome chrome.mydomain.com -

Il contenuto e' un associazione tra un IP e - stringhe di testo (anche piu' di una per IP) es: mirror e +

Il contenuto del file e' un associazione tra un + IP e stringhe di testo (anche piu' di una per IP) + es: mirror o veri e propi nomi di dominio mirror.piffa.net.

- -

Il problema e' la gestione di questo file: quando gli - host cambiano IP si devono aggiornare i records, e poi c'e' - il problema di distribuire questo file tra i vari hosts - della propria LAN. Un metodo semplice per distribuire - questo file e' utilizzare mirror.piffa.net. Si puo inserire un nome + semplice come casa per riferirsi ad un host che si + ha necessita' di contattare spesso, oppure mappare un nome + di dominio completo su un indirizzo IP.

+ +

Il problema e' la gestione di questo file su molti + hosts: quando gli host cambiano IP si devono aggiornare + manualmente i records, operazione in se' non + particolarmente gravosa ma che andra' fatta per ogni client + della vostra LAN. Un metodo semplice per distribuire questo + file e' utilizzare Dnsmasq: questo infatti legge e onora il file hosts che - avete prodotto e lo distribuisce ai clients - tramite le normali query DNS.

- -

Modificare (riconducendola a un IP interno, cosi' - annullandola) la risoluzione di un nome di dominio e' un + avete prodotto e lo rende disponibile ai clients tramite le + query DNS.

+ +

Dnsmasq lavora come un server DNS, i vostri client lo + interrogheranno per tradurre nomi di host e domini in + indirizzi IP, risolvendo il problema della + distribuzione del file hosts tra + molteplici clients. Infatti il servizio DNS indica appunto + una directory distribuita per la risoluzione dei + nomi di dominio, risolvendo i problemi dell'aggiornamento e + diffusione dei continui cambiamenti di questa.

+ +

Modificare la risoluzione di un nome di dominio + esistente (ad esempio riconducendola a un IP interno) e' un modo drastico e funzionale per annullarlo - rendendolo indisponibile alla propria rete locale, ad + rendendolo non disponibile alla propria rete locale. Ad esempio aggiungere al file /etc/hosts:

@@ -3259,51 +3403,87 @@ l.google.com. 80856 IN NS g.l.google.com.

Impedira' agli utenti della LAN di raggiungere - facebook, ora reindirizzato a i``localhost``.

+ facebook, ora reindirizzato a localhost.

+ +

Oppure si potrebbe ricondurre l'indirizzo IP di un + server HTTP pubblico usato per i downloads (ad esempio un + mirror della propia distribuzione come ftp.it.debian.org) a un equivalente + mirror creato all'interno della rete locale, riducendo il + traffico verso l'esterno e aumentando notevolmente la + velocita' di scaricamento.

4.9   Hostname

+ "#id61">5.9   Hostname

Ogni computer ha un proprio nome visualizzabile (e modificabile) con il comando hostname.

- -

Per modificare in modo permanente il nome del computer - si modifichi il contenuto del file hostname. + Quando utilizzate a una shell su un host in genere + l'hostname compare nel prompt della shell.

+ +

Per visualizzare il nome dell'host su cui si sta + operando si digiti semplicemnte hostname, + lo stesso comando con un oggetto modifica temporaneamente + il nome dell'host. Per modificare in modo permanente il + nome del computer si modifichi il contenuto del file + /etc/hostname.

-

Tipicamente si vuole mantenere una correlazione tra il - nome dell' host, o meglio la stringa con cui il server si - qualifica all'esterno, e il PTR dell'IP. Nel caso - di servizi virtuali ci sara' un nome - server principale associato al PTR condiviso. - Non e' automatico che un servizio, ad esempio un server di - posta, si qualifichi leggendo il contenuto di questo file e - magari aggiungendo come suffisso il dominio di cui fa parte - l' host: a volte questo parametro puo' essere specificato - nel file di configurazione del servizio:

-
-* Squid: ``visible_hostname``
-
-* Postfix: ``myhostname``
-
-

Si faccia attenzione a non aver un hostname puramente numerico: ad es. 161. E' opportuno che il nome sia comunque un alfanumerico: host-161 o simile.

+ +
+

5.9.1   FQDN

+ +

Per semplicita' gli host sono generalemente + raggiungibili dall'esterno mappando il loro IP su un nome + di dominio FQDN: fully qualified domain name, composto + generalmente da hostname.``domain-name``, ad es. + bender.``piffa.net``.

+ +

Alcuni servizi internet fanno affidamento sul PTR + dell'IP del server per cercare una conferma che il + servizio sia veramente chi afferma di essere (ad + esempio STMP).

+ +

Non e' automatico che un servizio, ad esempio un + server di posta, si qualifichi leggendo il contenuto del + file hostname aggiungendo come suffisso il + dominio della rete di cui fa parte l' host: a volte + questo parametro puo' essere specificato nel file di + configurazione del servizio:

+
+* Squid (HTTP proxy): ``visible_hostname``
+
+* Postfix (SMTP server): ``myhostname``
+
+ +

I motivi sono diversi, senza entrare nel dettaglio dei + vari protocolli si pensi comunque che un host ha sempre + un solo nome, ma puo' avere un numero variabile di + device di rete sia fisici che virtuali con + relativi indirizzi IP, e piu' servizi in ascolto + sui vari IP.

+

5   DNSmasq

+ "#id63">6   DNSmasq

Dnsmasq puo' svolgere le funzioni di un DNS cache / forwarder, server DHCP, e' caratterizzato dalla facilita' di @@ -3350,7 +3530,7 @@ l.google.com. 80856 IN NS g.l.google.com.

5.1   Configurazione

+ "#id64">6.1   Configurazione

Vediamo alcune direttive di basi del file di configurazione

5.2   DHCP

+ "#id65">6.2   DHCP

Per attivare il demone DHCP di Dnsmasq basta aggiungere al file di configurazione il range degli IP che si @@ -3428,7 +3608,7 @@ dhcp-range=192.168.0.20,192.168.0.50,24h

5.3   DNS cache

+ "#id66">6.3   DNS cache

Dnsmasq lavora di default come cache dns: inserire al file

6   Bind : DNS Autoritativo

+ "#id67">7   Bind : DNS Autoritativo

Le soluzioni viste possono bastare per la rete locale o per fare delle prove, ma prima o poi verra' il momento in cui @@ -3479,9 +3659,9 @@ prepend domain-name-servers 127.0.0.1; bind9

-
+

6.1   DNS cache

+ "#id68">7.1   DNS cache

Bind appena installato funzionera' come DNS cache: si faccia un test con un

6.2   Ospitare una zona

+ "#id69">7.2   Ospitare una zona

Se avete acquistato un nome di dominio e vi serve un software DNS per gestirlo Bind e' la scelta piu' diffusa. @@ -3551,7 +3731,7 @@ allow-query {"localnet" ;} ;

6.2.1   named.conf.local

+ "#id70">7.2.1   named.conf.local

Prima di tutti impostiamo il server bind per gestire la zona, per non fare confusione e' opportuno inserire le @@ -3593,7 +3773,7 @@ zone "piffa.net" {

6.2.2   Configurazione della + "#id71">7.2.2   Configurazione della zona

Ora dovremo preparare il file contenente i record DNS @@ -3680,7 +3860,7 @@ normale IN A 94.23.63.105 ; usa il TTL di default: 3 giorni

6.2.2.1   SOA: Start of + "#id72">7.2.2.1   SOA: Start of Authority Record

Il record SOA puo' comparire solo una volta in una @@ -3755,7 +3935,7 @@ normale IN A 94.23.63.105 ; usa il TTL di default: 3 giorni

6.2.2.2   Altri campi:

+ "#id73">7.2.2.2   Altri campi:

All'interno della zona possono essere utilizati vari tipi di records (RR):

@@ -3826,7 +4006,7 @@ normale IN A 94.23.63.105 ; usa il TTL di default: 3 giorni

6.3   DNS slave

+ "#id74">7.3   DNS slave

Data l'importanza del servizio DNS e' necessario avere ridondanza per i server DNS che ospitano i vostri dati: in @@ -3897,7 +4077,7 @@ zone "piffa.net" {

6.4   Aggiornamento dinamico: + "#id75">7.4   Aggiornamento dinamico: nsupdate

Dalla versione 8 di Bind e' dsponibile l'utility @@ -3931,7 +4111,7 @@ zone "piffa.net" {

6.4.1   Configurazione client + "#id76">7.4.1   Configurazione client (nsupdate)

Sul client, sul quale non deve essere necessariamente @@ -3958,7 +4138,7 @@ dnssec-keygen -a HMAC-MD5 -b 512 -n USER home.piffa.net.

6.4.2   Configurazione server: + "#id77">7.4.2   Configurazione server: riconoscimento chiave

@@ -3993,7 +4173,7 @@ dnssec-keygen -a HMAC-MD5 -b 512 -n USER home.piffa.net.

6.4.3   Server: gestione + "#id78">7.4.3   Server: gestione dell'intera zona

Sul server modifichiamo il file di configurazione @@ -4056,18 +4236,18 @@ home.piffa.net. 86400 IN A 192.168.0.1 si consiglia la lettura della relativa pagina man. Nella prima riga viene invocato il comando nsupdate - impostando col flag -k la - chiave privata generata precedentemente, con + chiave privata generata precedentemente, con server + si imposta quale server NS autoritario della zona (che + abbiamo precedentemente configurato per ricevere gli + aggiornamenti) vogliamo contattare. Alla riga sucessiva + update viene aggiunto un record server si imposta quale server NS - autoritario della zona (che abbiamo precedentemente - configurato per ricevere gli aggiornamenti) vogliamo - contattare. Alla riga sucessiva update - viene aggiunto un record A per la - il dominio A per la il dominio home.piffa.net indirizzato all'IP 192.168.0.2, poi send .

-

Si noti che in questo modo l'intera zona +

Si noti che in questo modo l'intera zona piffa.net e suscettibile di essere modificata dal client, che potra' eliminare e inserire qualunque record. E' possibile gestire in modo piu' granulare la zona, ad esempio concedendo al client i privilegi per gestire solo una parte della zona o i tipo di record da gestire.

+ +
+

7.4.4   Automatizzare + l'aggiornamento dinamico

+ +

Nsupdate risulta comodo per tenere aggiornati i record + DNS degli host connessi ad internet con indirizzi IP + dinamici (pubblici) assegnati dal provider. Il client + deve essere in grado di contattare autonomamente il + server DNS per comunicare un cambiamento del suo ip. + Vediamo innanzi tutto un primo script per nsupdate:

+
+#!/bin/bash
+# Diamo al demone ppp un po' di tempo per negoziare la connessione
+# prima di leggere l'IP ottenuto
+sleep 15
+IPADDR=$(/sbin/ifconfig ppp0 | awk '/inet/ { print $2 } ' | sed -e s/addr://)
+
+nsupdate  -k /root/dns/Khome.piffa.net.+157+04331.private <<-EOF
+        server 192.168.0.254
+        zone home.piffa.net.
+        update delete home.piffa.net. A
+        update delete home.piffa.net. MX
+        update add home.piffa.net. 432000 A $IPADDR
+        update add home.piffa.net. 432000 MX 10  home.piffa.net.
+        show
+        send
+        EOF
+
+ +

Questo script legge il valore del device di rete + ppp0 creato dal pppoe di + una connessione ADSL per ottenere l'indirizzo IP ottenuto + dal provider (prima di farlo aspetta 15 secondi per dare + il tempo al pppoe di negoziare la + connessione).Vengono poi eliminati gli esistenti valori + A e MX per + home.piffa.net (si noti il punto finale + dopo net) e inseriti quelli attuali.

+ +

Resta da decidere quando richiamare questo script: + l'evento che causa l'assegnazione del nuovo IP in questo + caso e una nuova connessione pppoe, + quindi sarebbe consigliabile inserire lo script nelle + routine comprese in /etc/ppp/ip-up.d (si veda la + documentazione di ppp), nel caso questo non desse i + risultati sperati (per problemi di connessione) come via + estrema si consideri di mettere lo script nella routine + del demone cron in modo che venga eseguito + periodicamente (ad esempio ogni giorno).

+
- @@ -4148,7 +4390,7 @@ samba smbfs smbclient + "#id6">[2]
[2] Anche se nato per i sistemi Windows, Samba puo' essere usato anche per montare cartelle sotto @@ -4176,7 +4418,7 @@ dpkg-reconfigure samba-common

7.2   Passwords e + "#id83">8.2   Passwords e autenticazione

Per poter configurare Samba in modo che usi un sistema @@ -4237,7 +4479,7 @@ dpkg-reconfigure samba-common

7.3   Creazione Utenti

+ "#id84">8.3   Creazione Utenti

Creiamo per primo l'utente sotto GNU/Linux, facendo attenzione a non dargli una shell di sistema. Gli @@ -4274,7 +4516,7 @@ smbpasswd sambo

7.4   Creare la + "#id85">8.4   Creare la condivisione

La condivisione altro non e' che una cartella sul server @@ -4301,7 +4543,7 @@ smbpasswd sambo

7.4.1   Sicurezza: permessi di + "#id86">8.4.1   Sicurezza: permessi di esecuzione sul server

Bisognerebbe notare sul server i permessi di @@ -4331,7 +4573,7 @@ smbpasswd sambo

7.5   Configurazione + "#id87">8.5   Configurazione dell'applicativo Samba vero e proprio.

Avendo preparato gli utenti (ancora una volta: non si @@ -4370,7 +4612,7 @@ smbpasswd sambo

7.5.1   Creazione di un + "#id88">8.5.1   Creazione di un gruppo

Se si deve condividere una risorsa con un numero @@ -4407,7 +4649,7 @@ valid users = @nome_gruppo

7.6   Testare il Servizio

+ "#id89">8.6   Testare il Servizio

Come testare il servizio

@@ -4447,7 +4689,7 @@ mount -t smbfs //localhost/sambo_share /mnt/sambo_mount/ --verbose -o user=sambo

8   Server di posta: Postfix

+ "#id90">9   Server di posta: Postfix

Il server di posta che prenderemo in considerazione e' Postfix, a seguire un estratto di un file di configurazione @@ -4497,7 +4739,7 @@ inet_interfaces = all

8.1   Test del server smtp

+ "#id91">9.1   Test del server smtp

Per testare il corretto funzionamento del server di posta si puo' procedere in vari modi.

@@ -4515,7 +4757,7 @@ inet_interfaces = all

8.1.1   Swaks

+ "#id92">9.1.1   Swaks
Per gli utenti meno esperti e' consigliabile @@ -4569,7 +4811,7 @@ swaks --to andrea@piffa.net from andrea@mydomain.com

8.2   Imap e pop

+ "#id93">9.2   Imap e pop

Postfix e' un server SMTP, di conseguenza se volete che i vostri utenti possano scaricare in locale la @@ -4590,7 +4832,7 @@ swaks --to andrea@piffa.net from andrea@mydomain.com

8.3   Client a riga di + "#id94">9.3   Client a riga di comando

Per testare il corretto funzionamento del server di @@ -4600,7 +4842,7 @@ swaks --to andrea@piffa.net from andrea@mydomain.com

8.3.1   mailx

+ "#id95">9.3.1   mailx
Uno dei client piu' semplici, sopratutto per @@ -4643,7 +4885,7 @@ Cc:

8.3.2   Mutt

+ "#id96">9.3.2   Mutt

Mutt e' uno dei gestori di posta preferiti da chi preferisce utilizzare l'interfaccia testuale per la @@ -4690,7 +4932,7 @@ mutt -f imap://nome_utente@piffa.net

8.3.3   Web client

+ "#id97">9.3.3   Web client

Per mettere a disposizione degli utenti un client web per gestire la propria posta si installi il pacchetto: @@ -4716,7 +4958,7 @@ ln -s /etc/squirrelmail/apache.conf ./squirrelmail.conf

8.4   Graylisting

+ "#id98">9.4   Graylisting

Il graylisting e' un sistema relativamente poco invasivo, con un limitato consumo di risorse per limitare @@ -4743,7 +4985,7 @@ ln -s /etc/squirrelmail/apache.conf ./squirrelmail.conf

8.4.1   Abilitazione in + "#id99">9.4.1   Abilitazione in Postfix

Installare il pacchetto:

8.4.2   Test

+ "#id100">9.4.2   Test

Inviando un messaggio il client dovrebbe ricevere un iniziale messaggio di rifiuto del messaggio:

@@ -4799,7 +5041,7 @@ May 28 14:53:34 r24266 postfix/smtpd[22538]: disconnect from alice.mydomain.com[

8.4.3   Statistiche

+ "#id101">9.4.3   Statistiche

E' sempre utile poter tracciare qualche statistica sulle percentuali di messaggi ricevuti, da chi, messaggi @@ -4828,7 +5070,7 @@ pflogsumm.pl /var/log/mail.log

9   Firewall

+ "#id102">10   Firewall

In Informatica, nell'ambito delle reti di computer, un firewall (termine inglese dal significato originario di @@ -4878,7 +5120,7 @@ pflogsumm.pl /var/log/mail.log